Di indole tutta diversa da suo fratello Giorgio, si dedica assiduamente al lavoro nel suo negozio di generi alimentari in Fossalunga; sportivo, fu per qualche tempo giocatore nella squadra maggiore del Vedelago, poi passò alla Federazione Arbitri dove militò per molti anni impegnato in tutto il Veneto.
Gli venivano affidate sempre le partite più scabrose proprio per la sua intelligenza in campo e la capacità di capire la gara fin dalle prime battute. Appeso al proverbiale chiodo scarpe e fischietto attualmente è Commissario che lo porta a visionare, con oculatezza, i giovani arbitri della sezione castellana.
Gli ho appioppato il nomignolo di
«Stiffelius» per un suo strano cappotto che
portava, con lo spacco nel retro con le due ali rivolte
all’insù.
Spesso lo vado a trovare e con lui dialogo di arbitri, o di partite di
calcio o dell’acquisto di periodici dell’arte
abbinati a quotidiani, avendo lui una rivendita di giornali.