Quando Gianni Moro mi chiese di scrivere la prefazione a questo libro (scusatemi se tralascio il geometra, il Cavaliere per meriti sportivi e tutti i riconoscimenti di cui è stato capace di meritarsi in "carriera" militare) non ci ho pensato nemmeno per un attimo; ho risposto "si".
Solo qualche giorno dopo ho capito in che guaio mi ero cacciato, il dover scrivere un personaggio il cui curriculum è da biblioteca.
Per quelli nati sotto il segno del Leone (è nato a Montebelluna il 10 agosto 1920) è del tutto normale vivere intensamente, realizzare cose importanti, disseminare ovunque, impronte chiare della loro grande voglia di "fare", delle loro iniziative, del loro essere "protagonisti"... non per se stessi.
Più di tante parole, potranno le fotografie, disegnare il profilo, la poliedricità di una persona geniale, attiva, vivace e dai mille interessi, tra le più significative del nostro territorio. Uno che non te le manda a dire Gianni Moro, sanguigno, grande carattere, conosciuto soprattutto per la sua intensa attività nel mondo dello sport, dove è stato in prima fila fino dal 1950, quando era presidente della squadra amatoriale di calcio di Fanzolo.
Ma Gianni Moro è stato ben altro.
Pragmatico, un pò poeta in "rima", grande stratega e comunicatore, comandante in capo ma anche umile Cincinnato; padre padrone ma gioviale al tempo stesso, battuta sempre in "canna", mitica quella con cui richiama l’attenzione... "sta tento na roba"... per molti un amico, un maestro di vita per i molti giovani giocatori che hanno vestito la maglia dell’ A.C. Pellizzari-Vedelago.
Sempre protagonista, da militare Ufficiale nella Guerra con gli Alleati nella liberazione del suolo italico dal nemico teutonico, dove ha meritato diverse decorazioni italiane, francesi ed inglesi, oltre che la cittadinanza onoraria di 14 città italiane; nella vita attiva del Comune dove ne è, ha lasciato indelebile la sua inconfondibile "griffe". In quello che è il suo lavoro di geometra, il "design" di molte abitazioni un pò da per tutto porta la sua firma tra cui la Sede della Banca di Credito Cooperativo di Vedelago.
Nel mondo dello sport, delle comunicazioni, dell’intrattenimento nel tempo libero. Dirigente della squadra amatoriale a motociclista e fondatore del Moto Club, co-fondatore dell’A. C. Vedelago e della Polisportiva Vedelago, cronometrista Ufficiale Nazionale. Lo sport come virus da trasmettere soprattutto ai giovani. Attore e commediografo nella Filodrammatica "Ada Negri"; collezionista di monete, francobolli, quadri, presepi e scritti antichi.
Ma anche appassionato di fotografia e aderente al Gruppo Culturale "Fotoimmagini" di Castelfranco Veneto fondato da Gino Oliva. Radioamatore in seno al C. B. Brancaleone di Castelfranco, di cui è stato presidente. Giornalista e collaboratore del periodico "Vedelago Sport" prima, radiocronista a Radio Montello 23 nel 75, Radio Marca e Radio Montegrappa negli anni successivi. Per 25 anni, presidente dell’A. C. Vedelago fondata nel 1961, dell’A. C. Pellizzari-Vedelago, poi. Per ultimo e non poteva essere altrimenti, grande «globe trotter». Da grande giramondo ha visitato una cinquantina di paesi del nostro pianeta.
Questo è Gianni Moro, un simbolo, un’icona del nostro Comune, da "leggere" e capire in tutte le immagini che lo descrivono in questo libro.
Giorgio Volpato