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Gianni con Vespa 150 sulle Dolomiti

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Sei in : La nascita dell'A.C. Vedelago _  Pagina 1 di 3

Una sera Piero Stradiotto convoca una riunione nella sala delle Acli e il suo discorso è di poche parole: "Dopo le recenti imprese sportive è ora che il Vedelago entri nel settore Calcio: vi ho qui chiamati per eleggere il Presidente della nuova squadra di calcio che parteciperà al Campionato di 3ª Categoria".
Votazione per eleggere il nuovo Presidente: voti 38 a Moro, uno a Stradiotto (il mio).
Il furbone di Piero aveva preparato tutto prima, assieme allo sportivissimo Sindaco Adelmo Bolge.
Protesto: "Piero tu sei del paese, sei sportivo quanto me". Non vuol sentire parola e in seguito capisco il suo rifiuto. A metà campionato di Terza Categoria mi chiama: "Questa è la misera cassa della società calcistica: cerca di farla fruttare io devo lasciarti". Puntuale, dopo una ventina di giorni andò a vedersi le partite della squadra da lui fondata in... paradiso.
Fu un lutto totale per Vedelago, paese che perdeva un uomo saggio, buono e sportivo.

Mi rimboccai le maniche, come si suol dire, e lavorai per formare una squadra decente, cercando di portar a casa giocatori vedelaghesi che giocavano in altre squadre della provincia.
C’era un diciottenne calciatore da Castelfranco Veneto, Paolo Bottacin, che giocava nelle file del Cittadella, questi si offrì ad allenare la squadra del Vedelago. Il calcio filava a gonfie vele, più forte di "Luna Rossa". Dalla Terza Categoria alla Seconda, da questa alla Prima, poi un pò di respiro e con l’innesto di ottimi elementi, la bravura dell’allenatore Paolo Bottacin e l’oculatezza di Piero Morao, nel 1971 alla Promozione Eccellenza.

Con questo traguardo raggiunto Adelmo Bolge, sindaco del paese, si fa promotore perché il Presidente della Repubblica Italiana mi conferisca l’onorificenza di "Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti sportivi".
Durante il Campionato 1970/71 con l’aiuto del Juventus Club di Vedelago e di Giorgio Volpato disputiamo una partita a Vedelago con la Juventus De Martino seconda squadra della Juventus, allora allenata dall'intramontabile portiere Sentimenti 4° che fu il miglior portiere mondiale a quei tempi. Festa grande a Vedelago con ricevimento delle due squadre, autorità, giornalisti e foto reporter in Municipio, con regalo, alla squadra ospite, di una targa e di una bellissima anfora della città di Nove.
Memorabile incontro Pellizzari Vedelago contro Juventus De Martino terminato con il punteggio di 0 a 0, con le congratulazioni del Cav. Buffa accompagnatore della squadra torinese e di Sentimenti 4°.

Sono felice: dopo tanto lavorare almeno un giorno di gloria, ma tutto questo è offuscato dalla deficitaria cassa del calcio.
Convoco una riunione del consiglio e delle persone che hanno a cuore la vita della loro squadra. Dopo aver tracciato il bilancio deficitario, di ben un milione e mezzo di lire, faccio una proposta: "Ho qui con me l’amico Rodolfo Pellizzari, uno dei maggiori appassionati della squadra vedelaghese: è disposto a pagare il debito e a sostenere tutte le spese per il proseguo dei vari campionati che verranno, ad un patto: la squadra non sarà più con denominazione "Associazione Calcio Vedelago" ma "Associazione Calcio Pellizzari Vedelago".

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