Impiegato in Municipio credo non esistesse un essere umano che non fosse burlesco, comico e buontempone come Gastone.
Potrei citare decine di fatti vissuti
con questo personaggio.
Un giorno piovoso l’occhialuto maestro Mattara attraversa la
piazza antistante il municipio dove al centro c’è
un’aiuola con fiori, recintata da una bassa ringhiera in
ferro.
Il Mattara attraversa la piazza con un motorino
«Breda» a mezza velocità, non si accorge
dell’aiuola e divelta la leggera ringhiera è sopra
il cocuzzolo di questa con il motorino spento.
Il Gastone avendo l’ufficio che dà sulla piazza, al trambusto apre la finestra e vista la scena grida agli impiegati intenti al lavoro: «Finalmente il Sindaco si è deciso di adornare il centro della Piazza con una statua». Tutti accorrono e ridono, mente il povero maestro stenta a scendere dall’aiuola a cavalcioni del motorino.
Questo era Gastone specialista e prestigiatore con le carte da gioco che spesso e volentieri procuravano l’abbeveraggio per sè e per tutta la compagnia di amici.